La Biblioteca

Oggi il posseduto assomma ad oltre 11.000 volumi, di cui circa 1.500 ne costituiscono il fondo antico: il che ci rivela di quale importanza e ricchezza doveva essere stata la vecchia raccolta monastica se ancora vi figurano dei pezzi veramente preziosi.
Vi si trovano tre codici greci dei secc. XIV-XVI, un incunabolo, circa 350 edizioni dei secc. XVI-XVII, di cui un centinaio in greco, e oltre 320 opere pubblicate nel XVIII secolo. Accanto a testi agiografici, ad ampia e selezionata raccolta di quelli liturgici, secondo il rito greco-bizantino, si possono trovare numerose opere relative vari campi dello scibile a testimonianza della vastità d’interessi dei monaci che le raccolsero; e poi edizioni pregevoli dei Manuzio, dei Giunta, dei Blado, degli Etiennes. L’istituto fu in seguito trasformato in probandato monastico basiliano per le missioni in Albania ed in Oriente. Scomparso nel 1997 l’ultimo monaco basiliano residente, il monastero è tornato alla comunità parrocchiale di Mezzojuso.